Rifugi Etna
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Rifugi Etna: l’emozione di passare una notte su un vulcano

Finalmente è arrivato il momento di parlarvi dell’Etna. Come per ogni cosa che circonda Catania, io non sarò in grado di essere obiettivo. Adoro l’Etna e i suoi fianchi sexy che lentamente scendono verso il mare e sembrano quasi accarezzare il cielo. Adoro il suo pennacchio che sovrasta perennemente il cratere centrale quasi a ricordarci la potenza del fuoco che si trova nelle sue viscere. Adoro vedere mischiarsi i raggi del flebile sole mattutino invernale con il bianco candido della neve. Tutto quello che scriverò sarà quindi viziato da questo mio “peccato originale”. Proprio per questo motivo la nascita di questo post è stata quasi un parto. E vi assicuro che, come per ogni parto, anche in questo caso non è stato per niente facile. I motivi sono principalmente due. Il primo è la nostalgia per gli anni trascorsi a Catania. Raccontare qualcosa con il cuore pieno di nostalgia diventa particolarmente difficile. Il secondo motivo è Google. Vi state chiedendo cosa c’entra il famoso motore di ricerca? Se provate a cercare il termine “Etna”, Google vi restituirà ben 32.200.000 risultati. Quindi il rischio di scrivere cose già scritte e di cadere nel ridicolo sta dietro l’angolo. Trovare qualcosa di nuovo da raccontare, qualcosa di originale e di poco noioso è impresa molto ardua. Non volevo che questo post fosse la solita minestra riscaldata. L’Etna non merita una minestra riscaldata. Ecco perché ho rimandato per tutto questo tempo.

Rifugi Etna:
Rifugi Etna

Le immagini della spettacolare eruzione di questi giorni hanno però aperto una ferita mai sanata e mi hanno dato un’ulteriore spinta a scrivere questo post. Ho perciò deciso di mettere da parte la nostalgia e di raccontarvi qualcosa di nuovo.

Rifugi Etna
Rifugi Etna

Voglio cominciare questo post raccontandovi un piccolo aneddoto. Qualche giorno prima dell’esame di maturità, la Prof.ssa d’Italiano raccontò che, durante il suo “esilio” forzato al Nord, la cosa che le era mancata maggiormente della Sicilia era stata l’Etna. In cuor suo, con queste parole, voleva dissuaderci dall’andare a studiare lontano da casa. A dire il vero non compresi subito il pieno significato di questa frase, però capii che era una di quelle frasi destinate a rimanere dentro di me. Solo negli ultimi anni ho realmente capito cosa intendesse dire. Voleva semplicemente dire che quel vulcano, per noi siciliani, è rassicurante quasi come un padre onnipresente e che un panorama senza l’Etna è un panorama piatto.

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Rifugi Etna: verso Timpa Rossa

Appena arrivato a Catania il tuo sguardo verrà immediatamente attratto da questo imponente vulcano che sovrasta interamente la città. L’Etna è talmente grande che il Vesuvio al confronto sembra un bambino.

In questi giorni mi sono ripetutamente chiesto cosa poter scrivere per essere originale e diverso dagli altri. Finalmente, dopo aver consumato una mezza bottiglia di nerello mascalese (giusto per restare in tema) sono giunto a una conclusione. L’unica cosa che posso raccontarvi sono le emozioni, le sensazioni e i brividi che si provano a passare una notte sull’Etna.

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Rifugi Etna: Tenuta di Tascante. Foto di Laura Lazzaroni

Passare una notte su un vulcano è una delle cose più emozionanti che vi possa capitare di vivere in Sicilia. Sicuramente vi starete chiedendo quanto costa soggiornare in un albergo sull’Etna. Io non ne ho la più pallida idea. Perché pagare per qualcosa che si può avere gratuitamente? Forse non tutti sanno che, lungo tutto il suo territorio, l’Etna dispone di una serie di rifugi, gestiti dal Corpo Forestale della Regione Siciliana, che possono essere utilizzati gratuitamente dagli escursionisti. Alcuni di questi rifugi sono chiusi al pubblico, altri invece sono liberamente accessibili a tutti e offrono un buon riparo agli appassionati della montagna. Per dormire in alcuni di questi bisogna prenotare e pagare una piccola quota (15-25 euro a notte a persona); molti altri invece sono completamente gratuiti. Tutti i rifugi sono realizzati in pietra lavica e legno e si integrano perfettamente nell’ambiente circostante. Non vi aspettate di certo un albergo a 5 stelle. All’interno dei rifugi troverete solamente lo stretto necessario: camino, legna da ardere, un tavolo, una panca e acqua non potabile. Forse non starete comodissimi ma credo che valga la pena sacrificare un po’ di comodità per passare una notte immersi tra la natura incontaminata. Quindi armatevi di sacco a pelo, acqua potabile, cibo e spazzolino e partite alla scoperta dell’Etna.

Rifugi Etna
Rifugi Etna

Nella mia ultima escursione ho passato la notte in un rifugio nella zona di Linguaglossa. Insieme a degli amici ci siamo diretti fino a Piano Provenzana, a circa 1800 metri d’altezza e da qui abbiamo proseguito a piedi seguendo il sentiero fino al rifugio Timpa Rossa. Abbiamo raggiunto il rifugio passando per il Monte Nero, un cono attribuito all’eruzione del 1646-47. Nella nostra escursione abbiamo attraversato tratti di terreno erboso con splendide fioriture e zone ricoperte da vecchie colate laviche. La cosa che più mi ha colpito è stata appunto la diversità dei paesaggi; si passa, infatti, da un paesaggio desertico quasi lunare ad una rigogliosa pineta. Vi lascio immaginare la bellezza degli scorci. Mai nessuna foto, seppur bella, riuscirà pienamente a rendere giustizia a questi panorami.

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Rifugi Etna: sentiero per il rifugio Timpa Rossa

Il rifugio Timpa Rossa è uno dei più caratteristici, gratuito, piccolo ma molto accogliente. Inoltre è completamente costruito in legno e si integra alla perfezione con la natura circostante. È attrezzato con una stufa, un barbecue e una cisterna di acqua piovana. All’esterno si trova inoltre un bellissimo tavolo in legno e delle panche molto comode: un ottimo posto per passare la serata con gli amici attorno ad un fuoco. Un bel panino con la salsiccia e qualche bicchiere di vino e la serata può cominciare nel migliore dei modi. Il rifugio non è dotato di elettricità e quindi il fuoco e le candele sono l’unico modo per illuminare e riscaldare l’ambiente.

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Rifugi Etna: Rifugio Timpa Rossa

Volete coronare la nottata con qualcosa di sensazionale? Spegnete tutte le candele, prendete il sacco a pelo e un bel bicchiere di vino e, immersi nella natura e completamente al buio, sdraiatevi a guardare le stelle. Lontano dalle luci della città, la volta celeste si accenderà sopra la vostra testa. Meravigliosa esperienza.

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Rifugi Etna: Grotta dei Lamponi

Che cosa aspettate a passare la notte in un rifugio sull’Etna?

RIFUGI ETNA: EMOZIONE DA NON PERDERE

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