Pistacchio di Bronte
Catania,  Cibo,  Dolci,  Eventi,  Piatti tipici

Pistacchio di Bronte: l’oro verde di Sicilia

Sapete perché il pistacchio di Sicilia viene anche chiamato “oro verde”? Perché è prezioso come l’oro, difficile da coltivare e, proprio come l’oro, difficile da trovare. Sapete che la Sicilia è l’unica Regione italiana che produce pistacchio? In tutte le altre zone d’Italia è praticamente impossibile coltivarlo. E secondo voi chi bisogna ringraziare per questo tesoro? Risposta facile: gli Arabi. Furono loro, infatti, a incrementare la coltivazione del pistacchio che in Sicilia trovò l’habitat naturale per uno sviluppo rigoglioso e peculiare. Non tutte le zone dell’isola sono però adatte a produrlo e questo lo rende ancora più prezioso. La varietà migliore di pistacchio cresce alle pendici dell’Etna, sui terreni accidentati di Bronte e in nessun’altra parte d’Europa.

Bronte è una piccola cittadina avvitata su strade ripide tra l’Etna e i monti Nebrodi, a circa 900 mt di altezza sul livello del mare. Con oltre tremila ettari in coltura specializzata Bronte vive di pistacchi. Tutta l’economia del piccolo centro etneo ruota intorno all’oro verde: c’è chi lo coltiva, chi lo raccoglie, chi lo commercia, chi lo trasforma in dolci, creme e in qualunque altra cosa di commestibile. La raccolta del pistacchio di Bronte viene fatta negli anni dispari, tra la fine di Agosto e gli inizi di Settembre. Negli anni pari invece si procede alla potatura verde, una tradizione che si tramanda di padre in figlio, risalente alla dominazione araba. Durante l’anno del riposo la pianta immagazzina tutte le energie e assorbe dal terreno lavico tutte le sostanze necessarie per produrre un frutto ricco di aromi e sapori nella stagione successiva.

Pistacchio di Bronte
Pistacchio di Bronte

La qualità del terreno lavico, concimato continuamente dalle ceneri vulcaniche, il microclima dell’Etna e il ciclo di riposo annuale rendono il pistacchio di Bronte diverso da qualunque altro. Avete mai osservato attentamente il colore di questi frutti? Verde smeraldo intenso. I pistacchi provenienti da Medio Oriente (Siria, Iran), Grecia, California, Argentina e addirittura quelli provenienti da altre zone della stessa Sicilia (Caltanissetta o Agrigento) hanno invece una colorazione molto più tenue e un profumo meno intenso.

La raccolta del pistacchio di Bronte è molto complicata a causa dell’ambiente scosceso nel quale è coltivata la pianta e comporta un notevole impiego di manodopera. La raccolta è ancora fatta in modo totalmente manuale. Questo fa aumentare vertiginosamente il prezzo rispetto ai pistacchi meno pregiati e, lasciatemelo dire, meno buoni provenienti da altre zone del continente.

E Secondo voi poteva mancare una sagra? Assolutamente no. L’ultimo weekend di Settembre e il primo di Ottobre, la città di Bronte si trasforma in una naturale vetrina del suo verde pistacchio.

Pistacchio di Bronte
Pistacchio di Bronte

Naturalmente sapete tutta cos’è il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) ma repetita iuvant. L’Unione Europea attribuisce questo marchio a quegli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti. Da Giugno 2009 anche il pistacchio di Bronte è un prodotto DOP.

Il mio consiglio? Per favore non scherziamo con il cibo. Noi siamo ciò che mangiamo e quindi vale sicuramente la pena spendere qualche euro in più per avere un prodotto qualitativamente superiore.

“La cucina è una cosa seria. Soprattutto in Sicilia”

Volete stupire i vostri amici? Eccovi alcune buonissime ricette del blog Il Mandorlo in Fiore. Clicca sulle immagini sottostanti.

Scopri come usare il pistacchio di Bronte

   Salmone al forno con panatura di pistacchio di Bronte

Pistacchio di Bronte
Pistacchio di Bronte: Salmone al forno con panatura di pistacchi
Pistacchio di Bronte
Pistacchio di Bronte: Zucchine fantasiose con granella di pistacchi

Per saperne di più: Consorzio Pistacchio VerdeBrontePistacchio.itIl Mandorlo in FioreSagra del Pistacchio.itSicilia in Festa.it 

Un Commento

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *